RIFIUTI. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): PREOCCUPANTE IL SEQUESTRO DELL'IMPIANTO DI PONTE RIO, NECESSARIE CAUTELA E PROFESSIONALITA'
"Atteggiamento quanto meno superficiale da parte dell'azienda di gestione. Procedere con rigore per non perdere la fiducia dei cittadini"
"Una vicenda che mette in luce un atteggiamento quanto meno superficiale da parte di chi gestisce e tratta i rifiuti nella nostra regione. Quando si parla di rifiuti speciali e inquinanti bisogna procedere con la massima cautela e professionalità. Il sequestro di Ponte Rio deve farci riflettere e assumere iniziative di salvaguardia per la salute dei cittadini e l'ambiente". Il capogruppo dei Verdi e civici Oliviero Dottorini commenta così la notizia del sequestro da parte dei Carabinieri del Noe dell'impianto di trituramento dei rifiuti gestito da Gesenu: "Se la Magistratura dovesse confermare quanto stabilito dal gip - aggiunge Dottorini - ci trovermmo di fronte a un fatto molto grave, anche perché il rispetto delle norme ambientali è fondamentale per la salute dei cittadini, per la tutela del territorio e per garantire credibilità alle politiche di gestione integrata dei rifiuti".
"E' necessario procedere con il massimo rigore nella gestione dei rifiuti, tanto più quando sono speciali e altamente inquinanti. In gioco c'è la credibilità dell'intero sistema. L'Umbria - aggiunge l'esponente del Sole che ride - deve rivedere le strategie per affrontare il problema dei rifiuti con lungimiranza. Occorre rivedere un Piano regionale dei rifiuti già datato: la strada da seguire è quella del contenimento dei rifiuti, della raccolta differenziata "porta a porta", del passaggio da tassa a tariffa. Tutte azioni sottovalutate e che invece sono in grado di garantire rispetto dell'ambiente e della salute dei cittadini, assieme a un ritorno concreto in termini economici ed occupazionali. Attraverso una raccolta "porta a porta" attuata con serietà e convinzione potremmo risparmiarci impianti costosissimi, rischiosi e convenienti solo per i gestori, puntando invece a creare una vera filiera per il riciclo di materiali che possono significare per l'Umbria posti di lavoro e nuove opportunità imprenditoriali".
"Tentativi di innescare meccanismi virtuosi - conclude il presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali - esistono anche in Umbria. A fronte di questo, mentre in tutta Italia ci si batte contro gli inceneritori e nelle zone più avanzate si toccano punte dell'80 per cento di riciclo, sarebbe un grave errore non mettersi sulla strada di una moderna gestione integrata dei rifiuti. Per questo occorre sottrarre alle società di gestione le politiche sul ciclo dei rifiuti e mettere mano a strategie che salvaguardino l'ambiente e la salute dei cittadini, ponendole al di sopra degli enormi interessi economici coinvolti".
Perugia, 12 dicembre 2006
"Atteggiamento quanto meno superficiale da parte dell'azienda di gestione. Procedere con rigore per non perdere la fiducia dei cittadini"
"Una vicenda che mette in luce un atteggiamento quanto meno superficiale da parte di chi gestisce e tratta i rifiuti nella nostra regione. Quando si parla di rifiuti speciali e inquinanti bisogna procedere con la massima cautela e professionalità. Il sequestro di Ponte Rio deve farci riflettere e assumere iniziative di salvaguardia per la salute dei cittadini e l'ambiente". Il capogruppo dei Verdi e civici Oliviero Dottorini commenta così la notizia del sequestro da parte dei Carabinieri del Noe dell'impianto di trituramento dei rifiuti gestito da Gesenu: "Se la Magistratura dovesse confermare quanto stabilito dal gip - aggiunge Dottorini - ci trovermmo di fronte a un fatto molto grave, anche perché il rispetto delle norme ambientali è fondamentale per la salute dei cittadini, per la tutela del territorio e per garantire credibilità alle politiche di gestione integrata dei rifiuti".
"E' necessario procedere con il massimo rigore nella gestione dei rifiuti, tanto più quando sono speciali e altamente inquinanti. In gioco c'è la credibilità dell'intero sistema. L'Umbria - aggiunge l'esponente del Sole che ride - deve rivedere le strategie per affrontare il problema dei rifiuti con lungimiranza. Occorre rivedere un Piano regionale dei rifiuti già datato: la strada da seguire è quella del contenimento dei rifiuti, della raccolta differenziata "porta a porta", del passaggio da tassa a tariffa. Tutte azioni sottovalutate e che invece sono in grado di garantire rispetto dell'ambiente e della salute dei cittadini, assieme a un ritorno concreto in termini economici ed occupazionali. Attraverso una raccolta "porta a porta" attuata con serietà e convinzione potremmo risparmiarci impianti costosissimi, rischiosi e convenienti solo per i gestori, puntando invece a creare una vera filiera per il riciclo di materiali che possono significare per l'Umbria posti di lavoro e nuove opportunità imprenditoriali".
"Tentativi di innescare meccanismi virtuosi - conclude il presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali - esistono anche in Umbria. A fronte di questo, mentre in tutta Italia ci si batte contro gli inceneritori e nelle zone più avanzate si toccano punte dell'80 per cento di riciclo, sarebbe un grave errore non mettersi sulla strada di una moderna gestione integrata dei rifiuti. Per questo occorre sottrarre alle società di gestione le politiche sul ciclo dei rifiuti e mettere mano a strategie che salvaguardino l'ambiente e la salute dei cittadini, ponendole al di sopra degli enormi interessi economici coinvolti".
Perugia, 12 dicembre 2006
Continua a leggere PREOCCUPANTE IL SEQUESTRO DELL'IMPIANTO DI PONTE RIO.
Recent Comments