AMBIENTE/PIETRAMELINA. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): CONDANNA GESENU GRAVE E EMBLEMATICA, CHIUDERE SUBITO DISCARICA
"I Verdi e civici avevano già denunciato le pratiche di Gesenu. Adesso rispettare gli accordi del '98 e bonificare l'intera area"
"Attendiamo di conoscere le motivazioni, ma la sentenza che condanna Gesenu non lascia adito a dubbi e giustificazioni, almeno dal punto di vista delle responsabilità amministrative. Non è pensabile che un'azienda di gestione dei rifiuti abbia potuto agire in modo così pesantemente dannoso contro l'ambiente e il territorio, mettendo in serio pericolo la salute dei cittadini e dell'ecosistema nei pressi della discarica di Pietramelina. Adesso la prima cosa da chiedere è che quella discarica venga chiusa mettendo fine a una serie infinita di promesse non mantenute". Con queste parole il capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale Oliviero Dottorini ha commentato la notizia della sentenza emessa nei confronti del direttore generale di Gesenu e del responsabile della discarica di Pietramelina in relazione all'inquinamento del torrente Mussino con conseguente morìa di pesci.
"Avevamo denunciato a suo tempo - aggiunge Dottorini - le pratiche quanto meno discutibili di Gesenu nella gestione dell'impianto di Pietramelina, criticando la scelta del comune di Perugia di non costituirsi parte civile. In questi anni sono stati numerosi gli episodi che il comitato Inceneritori Zero ha portato a conoscenza della cittadinanza, come il recente incendio scoppiato all'interno dell'impianto con il conseguente tentativo di minimizzare l'accaduto e le dichiarazioni rassicuranti da parte dell'Arpa ("il fumo andava solo in verticale"), smentite clamorosamente dai filmati visibili nel sito www.inceneritorizeroumbria.it. Tutti episodi che testimoniano di una gestione di quell'impianto di smaltimento approssimativa e poco rassicurante per chi abita in prossimità di quel territorio e per chi ha a cuore l'integrità dell'ambiente. Il fatto che oggi la sentenza condanni l'azienda perugina alla bonifica dell'area inquinata è apprezzabile e significativo. E' necessario - aggiunge l'esponente del Sole che ride - indicare come obiettivo strategico l'opzione 'rifiuti zero' che prevede come priorità d'azione la riduzione dei rifiuti, la raccolta differenziata 'porta a porta', il passaggio da tassa a tariffa nella gestione integrata dei rifiuti. E' giunto il momento che Pietramelina, che doveva essere dismessa quattro anni fa, venga definitivamente chiusa e bonificata, così come previsto dall'accordo sempre disatteso firmato nel '98".
Perugia, 25 settembre 2008
"I Verdi e civici avevano già denunciato le pratiche di Gesenu. Adesso rispettare gli accordi del '98 e bonificare l'intera area"
"Attendiamo di conoscere le motivazioni, ma la sentenza che condanna Gesenu non lascia adito a dubbi e giustificazioni, almeno dal punto di vista delle responsabilità amministrative. Non è pensabile che un'azienda di gestione dei rifiuti abbia potuto agire in modo così pesantemente dannoso contro l'ambiente e il territorio, mettendo in serio pericolo la salute dei cittadini e dell'ecosistema nei pressi della discarica di Pietramelina. Adesso la prima cosa da chiedere è che quella discarica venga chiusa mettendo fine a una serie infinita di promesse non mantenute". Con queste parole il capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale Oliviero Dottorini ha commentato la notizia della sentenza emessa nei confronti del direttore generale di Gesenu e del responsabile della discarica di Pietramelina in relazione all'inquinamento del torrente Mussino con conseguente morìa di pesci.
"Avevamo denunciato a suo tempo - aggiunge Dottorini - le pratiche quanto meno discutibili di Gesenu nella gestione dell'impianto di Pietramelina, criticando la scelta del comune di Perugia di non costituirsi parte civile. In questi anni sono stati numerosi gli episodi che il comitato Inceneritori Zero ha portato a conoscenza della cittadinanza, come il recente incendio scoppiato all'interno dell'impianto con il conseguente tentativo di minimizzare l'accaduto e le dichiarazioni rassicuranti da parte dell'Arpa ("il fumo andava solo in verticale"), smentite clamorosamente dai filmati visibili nel sito www.inceneritorizeroumbria.it. Tutti episodi che testimoniano di una gestione di quell'impianto di smaltimento approssimativa e poco rassicurante per chi abita in prossimità di quel territorio e per chi ha a cuore l'integrità dell'ambiente. Il fatto che oggi la sentenza condanni l'azienda perugina alla bonifica dell'area inquinata è apprezzabile e significativo. E' necessario - aggiunge l'esponente del Sole che ride - indicare come obiettivo strategico l'opzione 'rifiuti zero' che prevede come priorità d'azione la riduzione dei rifiuti, la raccolta differenziata 'porta a porta', il passaggio da tassa a tariffa nella gestione integrata dei rifiuti. E' giunto il momento che Pietramelina, che doveva essere dismessa quattro anni fa, venga definitivamente chiusa e bonificata, così come previsto dall'accordo sempre disatteso firmato nel '98".
Perugia, 25 settembre 2008
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