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Febbraio 2009 Archives

RIFIUTI. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): BENE GLI UOMINI DELLA FORESTALE. PREVENIRE E VIGILARE SULL'AMBIENTE E SULLA SALUTE DEI CITTADINI

"Quello che è avvenuto tra Monterchi e Monte Santa Maria è' un fatto grave che speriamo non si sia protratto da troppo tempo. E' importante che si sia dato uno stop a certe pratiche che costituiscono un danno all'ambiente e mettono a rischio la salute dei cittadini. E' impensabile come si possano scaricare liquami inquinanti a cielo aperto". Con queste parole il capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale Oliviero Dottorini commenta glie siti dell'operazione congiunta della Guardia Forestale tifernate e biturgense che ha portato alla denuncia di due persone e al sequestro del mezzo usato per lo scarico abusivo di liquami provenienti da fosse biologiche.
"Facciamo i complimenti agli uomini dell'arma - conclude l'esponente del Sole che ride - e auspichiamo che fatti del genere non accadano mai più in nessun luogo della nostro territorio. Solo con operazioni di prevenzione e vigilanza è possibile riconquistare la fiducia dei cittadini, oggi sempre più preoccupati per la tutela dell'ambiente e della propria salute. Tra l'altro, oltre ai risvolti ambientali, episodi come quello verificatosi tra Monte Santa Maria Tiberina e Monterchi i provocano anche un danno economico per la nostra vallata rischiando di mettere in serio pericolo l'intero indotto turistico-culturale".

Perugia, 26 febbraio 2009
PSICHIATRIA. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): RISCHIO BLACK-OUT PER IL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE DELLA ASL 2
Interrogazione alla Giunta: "L'assessore ci dica come intende garantire gli standard dei servizi nella Asl più rilevante della regione"


"E' necessario prendere provvedimenti urgenti per evitare che uno dei fiori all'occhiello della sanità umbra veda compromessa la capacità di erogare servizi con standard di qualità adeguati a quanto i nostri cittadini meritano.Quello della salute mentale è uno dei servizi su cui si misura il livello di civiltà di una comunità ed è preoccupante sapere che il più importante dipartimento di salute mentale regionale rischi il black-out". Con queste parole il capogruppo regionale dei Verdi e civici Oliviero Dottorini annuncia di aver presentato un'interrogazione all'assessore alla Sanità Maurizio Rosi riguardo la situazione in cui versa il Dipartimento di salute mentale nella Asl 2. Nell'area coperta dalla più rilevante azienda sanitaria della regione, sia in termini di abitanti che di numero di servizi offerti, sono presenti 9 strutture semplici per la salute mentale, di cui 6 Centri di salute mentale (Csm) e 3 Unità organizzative semplici dedicate alle strutture residenziali e semi-residenziali, per le quali non viene da tempo garantita la sostituzione del personale medico, psicologico, infermieristico e sociale a fine carriera lavorativa, con particolare riferimento alle posizioni dirigenziali. Inoltre, non si è nemmeno provveduto a mettere a capo del Dipartimento una figura con professionalità specifica (Psichiatria), privandolo così della possibilità di un ruolo di coordinamento efficace e competente.
"L'Umbria - ricorda Dottorini - ha rappresentato per molti anni un modello di funzionamento dei servizi psichiatrici che ha fatto scuola in Italia e in Europa anticipando gli stessi principi innovatori della legge Basaglia. Ora questo fiore all'occhiello della Sanità umbra rischia di vedere fortemente indebolita la propria capacità di continuare ad erogare servizi adeguati rivolti ad un problema, quello della salute mentale, che registra un significativo incremento di bisogni e di pazienti. E' preoccupante inoltre che non si sia ancora provveduto a rinforzare il Dipartimento di salute mentale della Asl 2 con l'individuazione di strutture complesse, a differenza di quanto avvenuto nelle altre Asl della regione".
"Quello della salute mentale - conclude l'esponente del Sole che ride - è un tema che dovrà essere al centro del nuovo Piano sanitario regionale, con previsioni di investimenti reali e non solo con dichiarazioni di principio. Chiediamo al la Giunta quali misure intenda prendere al fine di assicurare alla Asl più rilevante del territorio regionale le condizioni necessarie a garantire adeguati standard dei servizi offerti ai cittadini. Occorre dare continuità organizzativa e garantire un raccordo tra tutti i servizi così da salvaguardare quel modello dipartimentale che è stato il fiore all'occhiello della psichiatria umbra per tanti anni".

Perugia, 26 febbraio 2009
BILANCIO. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): L'UMBRIA FA LA SUA PARTE. ADESSO ANCHE IL GOVERNO DIMOSTRI CONCRETEZZA ED EQUITA'
"Contro la crisi, sostegno a famiglie e imprese. Fondi anche per le battaglie Verdi e civiche: biologico, open source, commercio equo, acquisti verdi, marchio mobile"


"Di fronte alla straordinaria emergenza economico-finanziaria e ai tagli effettuati dal Governo, mi pare che la manovra della Regione Umbria sia positiva: interviene con delle risposte efficaci per affrontare le difficoltà immediate delle famiglie e allo stesso tempo sostiene le imprese per favorire la ripresa". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo regionale dei Verdi e civici, commenta l'approvazione definitiva della manovra di bilancio, che lo ha visto relatore per la maggioranza.Bilancio
"La manovra approvata oggi - spiega il presidente della commissione bilancio e affari istituzionali di Palazzo Cesaroni - interviene in particolare per il sostegno al reddito di quelle famiglie maggiormente colpite dalla crisi, quindi per quei lavoratori interessati da crisi aziendali, in cassa integrazione, in mobilità, interessati da contratti di solidarietà, attraverso la sospensione dei pagamenti di alcuni servizi pubblici e dei mutui. Inoltre prevede misure di sostegno per l'accesso al credito per le piccole e medie imprese. Mi sembra inoltre importante sottolineare che, mentre si adottano queste misure dettate dall'emergenza, non si sono trascurate una serie di azioni, da sempre oggetto dell'attenzione dei Verdi e civici, che caratterizzano la portata innovatrice e riformista della nostra regione. 70 mila euro per il commercio equo, 150 mila per il software libero, 100 mila per il biologico, 20 mila per il marchio del mobile in stile dell'Umbria e il finanziamento della legge Dottorini sugli acquisti pubblici ecologici, sono il risultato del lavoro che il nostro gruppo ha portato avanti in Consiglio regionale. E' un risultato che ci soddisfa, anche considerando la congiuntura economica caratterizzata da una estrema carenza di risorse".
"L'Umbria - conclude l'esponente del Sole che ride - ha quindi dimostrato di saper fare la sua parte. Ora ci auguriamo che anche il Governo nazionale di centrodestra sappia mettere in campo misure altrettanto importanti per uscire da uno dei momenti storici più difficili che il nostro paese si sia trovato ad affrontare".

Perugia, 25 febbraio 2009

UMBRIA DICA NO A FOLLIA NUCLEARE BERLUSCONI-SARKOZY

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ENERGIA. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): UMBRIA DICA NO A FOLLIA NUCLEARE BERLUSCONI-SARKOZY E DICHIARI INDISPONIBILE IL PROPRIO TERRITORIO
"Nucleare scelta ideologica e perdente che fermerà i percorsi di modernizzazioni avviati dal governo di centrosinistra. Unica strada innovazione e fonti rinnovabili"


"E' necessario che l'Umbria prenda immediatamente le distanze dal folle patto tra Berlusconi e Sarkozy per il rilancio del nucleare nel nostro paese, rendendo indisponibile il proprio territorio a soluzioni antiquate, costosissime e perdenti". Il presidente regionale dei Verdi e civici Oliviero Dottorini commenta con queste parole la grave scelta del governo italiano di siglare un accordo con il governo francese per la realizzazioone di quattro centrali nucleari in Italia.
"Quella del nucleare - aggiunge Dottorini - è una scelta ideologica e perdente, che non produrrà risultati se non quello di bloccare i percorsi di modernizzazione del paese avviati con i provvedimenti in favore delle energie rinnovabili. Berlusconi individua una falsa soluzione per un problema serio La sua è una follia che non tiene conto dei rischi concreti, della necessità di contrastare il surriscaldamento del pianeta e dei costi per l'ambiente, per le piccole e medie imprese e per tutte quelle famiglie che già stanno investendo in impianti ad energia rinnovabile. L'energia dall'atomo è infatti costosissima e pericolosa, non è pulita, né disponibile in grandi quantità. E' noto a tutti che ai consumi attuali l'uranio fissile sarebbe disponibile per non più di 50 anni. Dobbiamo invece saper giocare la partita dell'innovazione, evitando di cedere a scelte vecchie e assistenzialiste".
"Per quanto ci riguarda - aggiunge Dottorini - torniamo a chiedere all'Umbria di ribadire la propria indisponibilità ad accogliere centrali atomiche nel proprio territorio. Non è pensabile che oggi, quando l'intero pianeta sembra inoltrarsi verso politiche economiche ambientalmente sostenibili, vi sia ancora chi pensa di tutelare i grandi gruppi economici danneggiando un tessuto economico diffuso e già operante nel territorio. Non sarà facile imporre una scelta di questo genere senza tener conto del referendum popolare del 1987, che a stragrande maggioranza bocciò l'energia nucleare".

Perugia, 24 febbraio 2009
E45. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): ANAS CONFERMA I NOSTRI DUBBI SULLA TRASFORMAZIONE IN AUTOSTRADA: ORA QUALCUNO CHIEDA SCUSA
"Anas dice che il progetto di autostrada ha bloccato la manutenzione. Esattamente quanto sostengono da sempre i Verdi e civici. Ora si abbandoni il progetto e si metta in sicurezza"


"Ora forse qualcuno dovrà chiedere scusa ai tanti cittadini che per anni hanno dovuto subire disagi e rischi per per percorrere un'arteria che, in attesa di una ipotetica e assurda autostrada, è stata ridotta ad una mulattiera. Oggi più che mai tornano attuali le posizioni che come Verdi e civici sosteniamo da anni: l'unica soluzione possibile per il problema della E45 è la sua messa in sicurezza, con lavori di manutenzione straordinaria e ordinaria, lasciando da parte il progetto irrealizzabile e devastante di autostrada a pagamento".
Con queste parole il capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio Regionale Oliviero Dottorini commenta le dichiarazione dell'ing. Andrea Primicerio, reggente dell'area tecnica dell'Anas, rilasciate al Corriere dell'Umbria. "Veramente - continua l'esponente del Sole che ride - ci troviamo di fronte a una situazione vergognosa, che rende surreali le dichiarazioni altisonanti che di semestre in semestre annunciano la trasformazione in autostrada della E45. Ora l'Anas conferma che lo stato di dissesto attuale della E45 è causato anche dalla prospettiva di trasformazione in autostrada che ha determinato un calo di attenzione in fatto di manutenzione. Un fatto grave, di cui il governo nazionale e gli amministratori locali dovranno rispondere, anche perché quando queste cose le urlavamo noi in Consiglio regionale dai banchi delle forze di maggioranza e di minoranza si levavano insulti o silenzi assordanti. Ci bollavano come quelli del 'no' a tutto e votavamo per la trasformazione in autostrada, dimenticandosi della manutenzione straordinaria e ordinaria, sempre più urgente, ma forse troppo semplice da attuare.
Per noi messa in sicurezza significa riqualificazione del manto stradale con asfalto drenante, barriere fonoassorbenti, piazzole per la verifica del carico dei mezzi pesanti, bonificazione delle piazzole esistenti che in molti casi sono in stato fatiscente e riqualificazione generale del tracciato con particolare attenzione alla segnaletica. Erano questi gli interventi che chiedevamo nel 2005, ma che per molti anni sono stati messi da parte, nella speranza miope di veder approvato il progetto di trasformazione in autostrada. Nel 2005 e poi nel 2008 siamo stati infatti l'unica forza politica - ricorda Dottorini - a opporci al progetto di trasformazione in autostrada, bollandolo come disastroso per l'ambiente e privo di ogni razionale beneficio per i cittadini umbri e per l'economia della regione. "Le debolezze progettuali, economiche ed ambientali del progetto sono innumerevoli e sono numerosi i segnali che indurrebbero all'abbandono definitivo. Non ultimi i ricorsi che pare aver subito il progetto che Anas ha commissionato alla Ili di Vito Bonsignore, europarlamentare del Pdl già noto per vicende giudiziarie oltre che per l'attivismo nel campo del cemento e dell'asfalto. Non ci resta che augurarci che i lavori partano il prima possibile e che vengano rispettati gli impegni fissati entro il 2009. Ci pare che le nostre convinzioni escano rafforzate da questa novità che oggi Anas ci presenta. Altri dovranno forse calibrare entusiasmi che fino ad oggi hanno portato solo sperperi di denaro e disagi infiniti".

Perugia, 24 febbraio 2009

DELUDENTI I DATI 2007 SULLA DIFFERENZIATA

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RIFIUTI. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): DELUDENTI I DATI 2007 SULLA DIFFERENZIATA. TUTTI GLI ATO ANCORA LONTANI DAI RISULTATI PREVISTI
"Orvieto e Città di Castello ancora le maglie nere dell'Umbria. L'Ato 3 si ferma al 19%. 'Porta a porta' e premialità strumenti indispensabili. Via i conflitti di interesse"


"I deludenti dati sulla raccolta differenziata in Umbria confermano la necessità di un'inversione di marcia nella gestione del ciclo dei rifiuti. Sono del tutto insoddisfacenti infatti le performance dei quattro Ato, nessuno dei quali raggiunge le percentuali di differenziata previste dalla normativa nazionale e regionale. Questo significa che gli strumenti utilizzati finora non si sono dimostrati adeguati e che occorre imprimere un'accelerazione nel passaggio alla raccolta domiciliare, nel prevedere sanzioni per i comuni inadempienti e nell'incentivare i comportamenti virtuosi dei cittadini. Solo in questo modo, oltre che promuovendo una seria politica di riduzione e riuso, riusciremo a raggiungere quel 65 per cento di raccolta differenziata che il nuovo Piano dei rifiuti prevede venga raggiunto di qui a tre anni".
Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo regionale dei Verdi e civici a Palazzo Cesaroni, commenta i dati relativi alla produzione di rifiuti e alla raccolta differenziata in Umbria relativi al 2007, ricordando come, secondo il decreto legislativo 152 del 2006 la percentuale da raggiungere doveva essere del 35 per cento nel 2006 e 45 per cento nel 2008, mentre il Piano regionale dei rifiuti attualmente in vigore prevedeva il raggiungimento del 45 per cento entro il 2006. "Il fatto che rispetto al 2006 la raccolta differenziata non faccia passi avanti, ma anzi diminuisca passando dal 29 al 28,3 per cento, è significativo di un sistema destinato a rimanere bloccato, a meno che non venga impresso un netto cambio di marcia. ll sistema basato sulla sola raccolta stradale ha terminato il suo potenziale di crescita e per prevedere incrementi significativi è indispensabile l'introduzione a livello capillare di efficaci sistemi di raccolta domiciliare.
I comuni più virtuosi - aggiunge il presidente regionale dei Verdi - sono quelli che hanno messo in atto politiche di raccolta porta a porta e premialità dei comportamenti virtuosi, a conferma di quanto i Verdi e civici e gli ambientalisti sostengono da anni. Ma è opportuno anche eliminare quei conflitti di interesse nella gestione della raccolta differenziata e dello smaltimento ultimo che in parte spiegano risultati inverosimili, come nei casi di Orvieto (16 per cento) e Città di Castello (17,5 per cento) che assieme a Foligno (18,8 per cento) sono l'emblema di una gestione fallimentare. Perché, infatti, le aziende dovrebbero promuovere la raccolta differenziata se hanno a disposizione discariche o altri impianti per smaltire i rifiuti spendendo pochissimo e scaricando sulla collettività tutti i costi? E' possibile immaginare il raggiungimento del 65 per cento di differenziata solo eliminando certe storture e mettendo i comuni nelle condizioni di non sottovalutare i risultati nefasti di certe loro politiche. Occorre mettere in atto una seria politica di premialità che distingua nettamente tra comuni inadempienti e comuni virtuosi che già oggi possono vantare risultati superiori al 50 per cento di differenziata".

- Scarica le tabelle comune per comune dei dati sulla raccolta differenziata

Perugia, 16 febbraio 2009
RIFIUTI. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): NEL 2007 CITTA' DI CASTELLO SI CONFERMA FANALINO DI CODA NELLA DIFFERENZIATA
Cala ancora il già pessimo dato del 2006: dal 18,1 si passa al 17,5 per cento. Ma come previsto dai Verdi e civici, il "porta a porta" inizia a dare i primi risultati


"Al peggio non c'è mai fine. Città di Castello si conferma maglia nera dell'intera Regione nella raccolta differenziata dei rifiuti, seconda solo ad Orvieto. Nel corso del 2007 il nostro comune è sceso ancora ed ha raggiunto la misera quota del 17,5 per cento di raccolta differenziata. Dato che ci conferma fanalino di coda della provincia di Perugia e ci pone in una condizione di forte imbarazzo di fronte agli altri comuni dell'Ato 1, che raggiungono talvolta quote rilevanti di differenziazione, fino al 44 per cento".Con queste parole il Capogruppo dei Verdi e civici Oliviero Dottorini commenta i dati relativi alla raccolta differenziata dei rifiuti per l'anno 2007, spiegando che "servono scelte forti e coraggiose, come la raccolta differenziata porta a porta che in quei pochi quartieri della città in cui è iniziata lo scorso dicembre sta producendo risultati rilevanti con dati non ufficiali che parlano del raggiungimento di una quota attorno al 50 per cento di differenziazione. A dimostrazione che se si fossero seguite le indicazioni che i Verdi e civici propongono da anni, non ci troveremmo oggi a dover fare i conti con una discarica esaurita e, secondo i programmi dell'amministrazione comunale, da raddoppiare".
"Rispetto al 2006 - aggiunge il presidente della commissione Bilancio di Palazzo Cesaroni - il comune di Città di Castello ha addirittura perso mezzo punto percentuale, a dimostrazione del fatto che le politiche di gestione dei rifiuti erano totalmente assenti - ha aggiunto l'esponente del Sole che ride -. Mentre comuni limitrofi come Umbertide e San Giustino migliorano il loro dato anno su anno, noi restiamo al palo, immobilizzati da una percezione politica del problema rifiuti flebile e miope. Ora sarebbe interessante quantificare il danno ambientale ed economico che tali politiche hanno prodotto". Dottorini ricorda come i dati del comune di Città di Castello "sforano da ogni previsione nazionale e regionale". Secondo il decreto legislativo 152 del 2006, infatti, la percentuale da raggiungere doveva essere del 35 per cento nel 2006 e 45 per cento nel 2008, mentre il Piano regionale dei rifiuti attualmente in vigore prevedeva il raggiungimento del 45 per cento entro il 2006.
"La raccolta domiciliare partita nel centro storico - spiega Dottorini - sta dimostrando ancora una volta lo straordinario senso civico dei tifernati che, in condizioni spesso disagevoli e senza alcun elemento incentivante, stanno garantendo una straordinaria risposta. Non è pensabile che i cittadini virtuosi non vengano premiati per lo sforzo civico che mettono in atto. Occorre avviare tutte le buone pratiche che i Verdi e civici propongono da anni: riduzione dei rifiuti a monte, riuso, individuare modalità per rendere operativo il principio 'chi meno inquina meno paga', il graduale superamento di un sistema di discariche che, grazie a politiche di corto respiro, è giunto anche nella nostra regione quasi a un livello di saturazione".

Perugia, 14 febbraio 2009
RIFIUTI. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): ORVIETO MAGLIA NERA DELL'UMBRIA PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA. AVVIARE SUBITO LE BUONE PRATICHE
Con il suo 16 per cento Orvieto mantiene il titolo di fanalino di coda dell'Umbria. Il nuovo Piano regionale dovrà premiare solo i comuni virtuosi, non quelli inadempienti


"Orvieto mantiene il triste primato di maglia nera dell'Umbria per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata. Anche nel 2007 infatti, con il suo 16 per cento e nonostante un leggero incremento rispetto ali dati dell'anno precedente, Orvieto si conferma fanalino di coda nella differenziazione dei rifiuti". Con queste parole il capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale Oliviero Dottorini ha comunicato i dati relativi alla raccolta differenziata per quanto riguarda il comune di Orvieto nell'anno 2007.
Dottorini ricorda come i dati del comune di Orvieto "sforano da ogni previsione nazionale e regionale". Secondo il decreto legislativo 152 del 2006, infatti, la percentuale da raggiungere doveva essere del 35 per cento nel 2006 e 45 per cento nel 2008, mentre il Piano regionale dei rifiuti attualmente in vigore prevedeva il raggiungimento del 45 per cento entro il 2006.
"E' attualmente in discussione il nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti nel quale vi sono obbiettivi prefissati e rigorosi di raccolta differenziata che vanno dal 50 al 65 per cento - ha ricordato l'esponente del Sole che ride -. Orvieto deve affrontare da subito il problema rifiuti, dotandosi delle buone pratiche che da anni i Verdi e le forze ambientaliste sostengono per risolvere gran parte dei problemi: riduzione dei rifiuti a monte, riuso dei materiali in settori come l'edilizia, raccolta differenziata porta a porta, passaggio da tassa a tariffa con il principio 'chi meno inquina meno paga'. E' necessario infatti che i cittadini virtuosi vengano premiati per lo sforzo civico che mettono in atto. Il graduale superamento di un sistema di discariche che, grazie a politiche di corto respiro, è giunto anche nella nostra regione quasi a un livello di saturazione deve essere accompagnato da serie politiche di gestione del ciclo dei rifiuti. Servono scelte forti e coraggiose, come la raccolta differenziata "porta a porta" che nei comuni dove è stata applicata sta producendo risultati rilevanti con dati che superano il 50 per cento di differenziazione. Una cosa è certa: il nuovo Piano dei rifiuti non potrà più trattare i comuni virtuosi alla stregua di quelli che non sono in grado di produrre politiche adeguate di trattamento e differenziazione. Dovrà esserci una seria politica di incentivi e penalizzazioni. A dimostrazione che se si fossero seguite le indicazioni che i Verdi e civici propongono da anni, non ci troveremmo oggi a dover fare i conti con una raccolta differenziata che stenta a partire, anche per colpa delle lungaggini burocratiche di un bando per l'affidamento del servizio scaduto il 15 dicembre scorso e ancora in fase di aggiudicazione".

Perugia, 14 febbraio 2009

RIFIUTI.PARADOSSALE LA SITUAZIONE DI GUALDO CATTANEO

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RIFIUTI. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): PARADOSSALE LA SITUAZIONE DI GUALDO CATTANEO. CASSONNETTI SVUOTATI OGNI 45 GIORNI
Invece di incentivare la raccolta differenziata si penalizzano i cittadini virtuosi. Introdurre il principio "chi meno inquina meno paga"


"È paradossale che mentre si sta discutendo del nuovo Piano regionale dei rifiuti e della percentuale di rifiuti da differenziare ci siano situazioni locali, come quella del comune di Gualdo Cattaneo, in cui i cittadini sono disincentivati ad effettuare la raccolta differenziata". Con queste parole il Capogruppo dei Verdi e Civici in Consiglio regionale Oliviero Dottorini interviene sui disagi che gli abitanti del comune di Gualdo Cattaneo sono costretti a subire a causa delle modalità operative adottate dalla SIA, società che si occupa della raccolta differenziata.
"Sembra fuori da ogni logica di buon senso, ma a Gualdo Cattaneo i cassonetti dedicati alla raccolta differenziata del vetro e della plastica vengono svuotati mediamente ogni 45 giorni - continua l'esponente del Sole che ride. Un arco di tempo lunghissimo, che procura gravi disagi a quei cittadini rispettosi dell'ambiente che ogni giorno svolgono le buone pratiche di differenziazione dei rifiuti e cura del territorio in cui vivono. Un comportamento del genere, con i disagi che arreca alla cittadinanza, di fatto disincentiva dal differenziare i rifiuti. È urgente dunque porre fine a questa situazione ed avviare politiche locali serie per spingere al massimo la raccolta differenziata di Gualdo Cattaneo che, è bene ricordarlo, secondo i dati del 2007 è ferma al 26 per cento, addirittura in calo rispetto al 2005. Cifre che sforano da ogni previsione nazionale e regionale. Secondo il decreto legislativo 152 del 2006, infatti, la percentuale da raggiungere doveva essere del 35 per cento nel 2006 e 45 per cento nel 2008, mentre il Piano regionale dei rifiuti attualmente in vigore prevedeva il raggiungimento del 45 per cento entro il 2006. Livelli irraggiungibili se non si metterà mano a una seria articolazione delle politiche di gestione".
"Per rendere efficace la raccolta differenziata - aggiunge Dottorini - occorre prevedere un servizio domiciliare e rendere operativo il passaggio da tassa a tariffa in base al principio "chi meno inquina meno paga". Non è pensabile infatti che i cittadini virtuosi non vengano premiati per lo sforzo civico che mettono in atto, come sta avvenendo a Gualdo Cattaneo".

Perugia, 11 febbraio 2009

CORAGGIO E LUNGIMIRANZA PER L'ALTOTEVERE

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ECONOMIA. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): CORAGGIO E LUNGIMIRANZA PER FARE USCIRE L'ALTOTEVERE DA SUBALTERNITA' E MARGINALITA'
Il presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali scrive ai Sindaci dell'Altotevere: "Grave non aver coordinato le agende, ma faremo la nostra parte"


"E' importante che l'Altotevere e in particolare Città di Castello esca dalla marginalità e dalla subalternità politica cui è stata condannata da anni di politiche amministrative carenti di autorevolezza e progettualità. La crisi economica in atto colpirà soprattutto le realtà, come l'Altotevere, che hanno strutturato il proprio tessuto sulle capacità imprenditoriali e sul rischio di impresa, mentre sarà più clemente con quei territori che storicamente godono di alti livelli di assistenzialismo e di tutela pubblica. Per questo è giunto il momento di politiche coraggiose e lungimiranti in grado di superare le frammentazioni e di garantire un supporto che vada oltre i rapporti consolidati e sperimentati".
Con queste parole il capogruppo regionale dei Verdi e civici e presidente della commissione Bilancio di Palazzo Cesaroni Oliviero Dottorini annuncia di aver scritto una lettera ai sindaci dei comuni organizzatori dell'evento 'Crisi globale e sistema produttivo' che si svolgerà domani a Città di Castello per comunicare l'impossibilità, suo malgrado, di essere presente all'importante incontro.L'evento si sovrappone infatti con la seduta della Commissione Bilancio e Affari istituzionali del Consiglio regionale che proprio domani è chiamata a licenziare la manovra di Bilancio, una serie di atti di fondamentale importanza per l'intera regione e per l'Altotevere e che affrontano tra l'altro proprio le tematiche oggetto del dibattito di domani al Centro servizi di Cerbara.
"Forse cortesia istituzionale avrebbe voluto che prima di fissare la data per un evento di tale importanza - continua l'esponente del Sole che ride - si fosse raccordata l'agenda dei comuni con quella regionale dal momento che sia io, in qualità di presidente, che Lignani (i due consiglieri regionali del territorio) siamo siamo parte di quell'importante commissione. Lo stato dell'economia altotiberina e le carenze strategiche di alcune delle amministrazioni locali ci fanno escludere tentazioni di autosufficienza da parte dei sindaci. Pertanto continueremo a fare la nostra parte per un territorio più dinamico e meno marginale, augurando ai sindaci un proficuo lavoro all'insegna della discontinuità".

Perugia, 10 febbraio 2009
 

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